Quant’è
buono il tortellino
anche
in busta! Tuttavia
se
lo mangi dalla zia
fatto
a mano, è una certezza.
La
farina? Grano duro,
uova
fresche. Poi la pasta;
va
tirata quanto basta,
ed
allora stai sicuro.
In
quattr’ore è pronto il brodo:
se
vuoi farlo a perfezione
devi
metterci il cappone.
Niente
fretta, questo è il modo.
Carne
cruda e carne cotta,
quale
più, quale di meno:
mille
i tipi di ripieno,
che
al palato danno ebbrezza.
Alla
fine, con lentezza,
giunge
il tempo dell’assaggio.
Hai
pensato anche al formaggio?
Senza
il grana, è una schifezza.
Ecco
pronti i tortellini,
da
gustare in compagnia.
Anche
pochi: tuttavia
se
son tanti, che bellezza!
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L'autore delle poesie e dei testi è lo psichiatra Claudio Ciaravolo.
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